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Das kleine Kraftwerk, die «Centralina» in Campocologno / La «Centralina» di Campocologno

Das kleine Kraftwerk, die «Centralina» in Campocologno / La «Centralina» di Campocologno

1948
Repower

In den Vierzigerjahren steigt die Nachfrage nach elektrischer Energie kontinuierlich. Die Kraftwerke Brusio (KWB, heute Repower) sehen sich veranlasst, ihre Anlagen auszubauen.

Zu den Erweiterungsmassnahmen gehört die Stärkung des Wasserschlosses Monte Scala, um die Wassermenge für das darunterliegende Kraftwerk Campocologno zu erhöhen; dies macht auch die Nutzung des Gefälles von 13,2 Metern zwischen Kraftwerk und Landesgrenze interessant.

In den Jahren 1948/49 wird südlich des bestehenden Kraftwerks (Campocologno I) hinter den ersten Häusern des Dorfes die sogenannte «Centralina» (Campocologno II) mit Fassung errichtet.

Neben dem Wasser, das aus dem Kraftwerk über eine streckenweise offen verlegte Leitung zufliesst, wird auch das Wasser aus dem Fluss Poschiavino durch ein Wehr hierher geleitet.

Fotoarchiv Repower • 1948

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A partire dagli anni Quaranta l’aumento costante di richiesta di energia elettrica porta le Forze Motrici Brusio (FMB, ora Repower) ad ampliare i propri impianti.

Fra gli interventi realizzati figura il potenziamento del bacino di Monte Scala, che permette di incrementare l’acqua disponibile nella sottostante centrale di Campocologno, rendendo interessante anche lo sfruttamento del dislivello di 13,2 m fra la centrale e il confine.

Nel 1948-1949 viene dunque costruita la cosiddetta «Centralina» (Campocologno II) a sud della centrale esistente (Campocologno I) – nascosta dietro le prime case del paese – con relativa presa forzata.

Oltre a sfruttare l’acqua proveniente dalla centrale tramite un canale in parte scoperto, vi si convoglia anche l’acqua del fiume Poschiavino mediante uno sbarramento.

Archivio fotografico Repower • 1948

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